Le Alpi Giulie
Camminare nelle Alpi Giulie lungo i suoi crinali e le vette imponenti, regalerà scenari inimmaginabili ed emozioni inaspettate!
La Slovenia è un paese ricco di scenari meravigliosi, in continua evoluzione e miglioramento, che ha saputo investire molto sulla propria ripresa fin da quando, nel 1991, si è resa indipendente dalla federazione Jugoslava. Il Paese offre visioni di grande bellezza, spaziando tra le località costiere di fattura italiana, retaggio delle dominazioni veneziane, fino ad arrivare alle città settentrionali di gusto austro-ungarico. La Slovenia può dirsi adatta ad ogni tipo di scelta turistica: offre suggestive mete balneari, soleggiate piste da sci, città culturalmente di gran pregio e un patrimonio naturale che vanta delle peculiarità uniche al mondo.
La regione prende il nome dalla tribù slava degli Sloveni, provenienti dalla Pannonia, che vi si insediarono nel VI sec. Gli Sloveni, invano contrastati da Bavari e Longobardi, occuparono zone del Friuli sino al Piave e dell’Austria lungo la valle del Danubio (VII-IX sec.). Ma l’insediamento a piccoli gruppi in queste vallate alpine, isolandoli dalle altre genti slave dei Balcani, tolse loro ogni possibilità di mantenersi indipendenti. Caddero infatti sotto l’influenza dapprima dei Franchi (VIII sec.), da cui furono convertiti al cristianesimo, poi dei popoli germanici (X sec.); a partire dal XIV sec. le loro terre vennero incamerate dagli Asburgo, mentre il litorale sloveno gravitava nell’orbita della Repubblica di Venezia, cui rimase legato fino al 1797. La lunga sudditanza al governo asburgico se da un lato impedì la nascita di uno Stato sovrano e di una cultura autoctona, dall’altro garantì al Paese la prosperità economica, grazie soprattutto alle riforme varate nella seconda metà del XVIII sec. da Maria Teresa e dal figlio Giuseppe II, che favorirono le attività agricole e i rapporti commerciali, tramite i quali Trieste divenne il principale porto dell’impero. All’Austria gli sloveni si mantennero a lungo fedeli, senza avvertire alcuna autentica aspirazione indipendentista prima dell’epoca romantica, sebbene un timido risveglio della coscienza nazionale fosse favorito dalle rivolte dei contadini (tra il 1478 e il 1573) contro la nobiltà di origine germanica, e soprattutto dalla breve esperienza delle Province Illiriche (1809-14) sotto Napoleone I. A seguito della vittoria di Wagram (1809), l’imperatore francese privò infatti l’Impero asburgico dello sbocco al mare istituendo le sei Province (con capitale Lubiana) e mettendo in contatto gli intellettuali sloveni con gli ideali della Rivoluzione francese. Tornato all’Austria nel 1814, il territorio sloveno, durante la prima guerra mondiale, fu teatro di undici offensive italiane sull’Isonzo e di una austro-tedesca a Caporetto (1917), che costrinse le truppe del generale L. Cadorna a una disordinata ritirata prima sul Tagliamento e poi sul Piave. Nel 1920, un anno prima di entrare a far parte del Regno di Iugoslavia, la Slovenia si vide sottrarre un terzo del territorio dal trattato di Rapallo, che sancì il passaggio all’Italia dell’Istria, del Carso occidentale e delle Alpi Giulie. La seconda guerra mondiale fu però suggellata dalla cessione dell’Istria alla Federazione iugoslava, appena costituitasi (1946) sotto la guida di J. Tito. Da questo provvedimento rimase escluso il Territorio Libero di Trieste, la cui spartizione tra Italia e Iugoslavia fu ratificata dal trattato di Osimo (1975), a suggello di un allentamento delle tensioni tra i due Paesi. Alla fine del 1991, la Slovenia si diede una definitiva Costituzione sancendo l’indipendenza dalla Federazione Jugoslava. Nel giugno 1996, a Lussemburgo, venne ufficialmente firmato l’accordo di associazione della Slovenia all’Unione Europea.
La Slovenia confina ad ovest con l’Italia, a nord con l’Austria, ad est con l’Ungheria e a sud con la Croazia. È bagnata a sud-ovest (Golfo di Trieste) dal Mar Adriatico, e la capitale è Lubiana. E’ una tra le meno estese tra le ex-repubbliche della Ex-Jugoslavia. La maggior parte del territorio sloveno si trova a più di 200 m sul livello del mare. Può essere suddiviso in tre zone: l’altopiano carsico a ovest, compreso tra il confine con l’Italia e Lubiana; la zona alpina e prealpina che occupa la maggior parte del paese e una parte pianeggiante ad est fino al confine ungherese. L’altopiano carsico è caratterizzato da rocce calcaree soggette al caratteristico fenomeno detto appunto carsismo che prevede la formazione di cavità sotterranee in cui talvolta scorrono anche corsi d’acqua. La zona alpina è composta, da ovest a est, dalle Alpi Giulie, sulle quali si trova il monte Tricorno, vetta più alta del paese, con i suoi 2864 metri. Questo massiccio, oltre ad essere monumento nazionale ed emblema della Slovenia, dà il nome anche al parco nazionale omonimo che si staglia a partire dalle sue pendici. La fascia costiera, lunga circa 50 km, ha inizio sul confine italiano per arrivare a quello Croato e copre una piccola porzione della penisola istriana. I quattro principali fiumi del paese sono l’Isonzo, la Sava e la Drava, affluenti del Danubio, e il fiume Culpa. Il lago più esteso è quello di Cerknica che ha la caratteristica di riempirsi e svuotarsi periodicamente a causa della presenza di fiumi carsici e inghiottitoi nel terreno sottostante.
Il clima sloveno presenta una chiara differenza tra la zona di pianura occidentale che arriva fino a Nova Gorica al Nord dell’Istria caratterizzata da un clima mediterraneo e mite, e zone interne come le colline, il fondovalle e la pianura orientale che hanno un clima continentale o l’alta montagna dove regna il freddo. In Slovenia le precipitazioni sono abbondanti nella zona occidentale. Nelle colline e nelle pianure più orientali, le precipitazioni diventano meno abbondanti.
L’enogastronomia del Paese risente molto delle influenze di tutte le popolazioni che hanno dominato la regione. La genuinità dei cibi è il tratto caratteristico della Slovenia; nei moltissimi agriturismi (gostilna) presenti sul territorio si possono gustare modo secondi di selvaggina e piatti simili a quelli della tradizione austro-ungarica e mitteleuropea. Sulla costa sono ottime le specialità di pesce, in particolare i frutti di mare. All’interno del paese predominano le minestre e i brodi (ai funghi, all’orzo, ai crauti), i pasticci ripieni, la carne (maiale, vitello e agnello), la selvaggina, gli spezzatini, il gulasch, i funghi; molti piatti sono a base di cavoli, fagioli e patate. Tipici sono gli insaccati come i salami, il klobasa, e la krvavica, sanguinacci, riso e spezie, spesso abbinate ai crauti con lardo insaporito con spezie e pancetta affumicata. In tutto il paese sono diffusi gli Struklji, frittelle di formaggio, conosciuti in oltre 70 varianti, possono essere di pasta ripiena di carne, ricotta o verdure e conditi in svariati modi, sia salati che dolci. Tra i dolci, famosa è la Gibanica, torta abbondantemente farcita a base di ricotta e noci. Famosi sono anche lo Zavitek (strudel), il Krof (Krapfen), e le paste al miele profumate di cannella. Famoso tra i vini bianchi è la Malvasia, proveniente dal territorio carsico. Tra i rossi invece segnaliamo un vino, altrettanto intenso e corposo, di nome Terrano.
La Slovenia è una terra di paesaggi mozzafiato e bellezze naturali. I laghi iconici, la splendida foresta e l’esplorazione di quartieri eccentrici sono solo alcune delle cose da fare in Slovenia che faranno appassionare qualsiasi amante della natura!
Fra le cose da vedere c’è senz’altro la sua capitale, Lubiana.
La capitale della Slovenia è una cittadina sempre più vivace che può ben rivaleggiare con le metropoli europee. Passeggiando per la città incontrerete il Ponte dei Draghi, il Mercato principale, la casa di Plečnik, casa museo del famoso architetto di Lubiana, la Galleria Nazionale che conserva la più grande collezione di opere d’arte dall’alto medioevo fino al XX secolo, il castello di Lubiana, la meravigliosa cattedrale di San Nicola in stile barocco e la suggestiva piazza Civica.
Una menzione particolare fra le attrazioni principali della Slovenia va al castello di Predjama.
In una parete rocciosa alta 123 metri, da 800 anni è incastonato il castello di Predjama, uno dei castelli più affascinanti del mondo che sembra essere uscito da una fiaba gotica. Il castello è una meraviglia medievale dove la creatività della natura si intreccia incredibilmente all’opera dell’uomo. È un castello unico, scelto più volte come set cinematografico. Sotto il castello si nascondono le grotte di Postumia, collegate da gallerie sotterranee e nascondigli segreti. Per visitare le due attrazioni i visitatori hanno a disposizione un autobus navetta che fa la spola tra le grotte e il castello.
Come non parlare poi del paradiso di Bled con il lago, l’isola e il castello?
Il lago di Bled assomiglia ai laghi delle fiabe. Si trova nella parte nord, vicino al Parco Nazionale del Triglav, è un lago alpino, piccolo ma molto scenografico. Il lago di Bled è uno dei luoghi più suggestivi della Slovenia, da esplorare con passeggiate tra sentieri e rifugi nel verde o con un giro sulle carrozze dei fijakerji, i cocchieri tipici di Bled. Vicino alle sponde del lago si nasconde l’incantevole paesino di Bled. Al centro del lago sorge l’unica isola slovena, da secoli una località mondana che incanta per la bellezza della natura, le antiche storie e i poteri benefici. Tra le tante leggende sull’isola si racconta che se suonate e ascoltate la campana della chiesa si avverano i vostri desideri. In questo specchio d’acqua cristallino che è il lago di Bled, inoltre, si riflette il castello di Bled, il più antico castello della Slovenia. Questo magnifico castello del XII secolo incanta per la pittoresca architettura e la bellezza dei suoi interni tra affreschi e opere d’arte. Da visitare poi Bled, il borgo sull’omonimo lago, vicino al confine con l’Austria.
Infine, un viaggio in Slovenia non può prescindere da un tuffo nel suo mondo sotterraneo. Troverete impressionanti grotte dove vive una specie unica, il proteo o pesce umano, comunemente chiamato cucciolo di drago. Parliamo quindi ancora un po’ delle grotte più visitate in Slovenia, le grotte di Postumia. Le grotte di Postumia hanno un Vivaio che ospita 150 specie animali, tra cui il proteo, l’unico vertebrato europeo che vive nel mondo sotterraneo fino a cento anni e può resistere senza cibo anche per diversi anni. Il primo cucciolo di drago è nato nel 2016 ed è stato un evento seguito dai biologi di tutto il mondo. Ci sono poi le Grotte di San Canziano, di Kostanjevica, di Vilenica e di Križna jama, dei veri mondi sotterranei.
Per concludere, la Slovenia ha solo 42 chilometri di costa, stretta tra l’Italia e la Croazia, ma offre belle spiagge adatte a tutti e spesso sottovalutate. La spiaggia centrale di Portorose è la più ampia e mondana, piena di locali e ristoranti. A Capodistria si può fare il bagno nello stabilimento cittadino o a Giusterna. Vicino al confine italiano si trova Ancarano con siti naturali di balneazione sistemati presso il campeggio Adria e a Punta grossa. La Slovenia è una vera e propria green destination, meta perfetta per un viaggio ecologico a piedi o in bicicletta.
Camminare nelle Alpi Giulie lungo i suoi crinali e le vette imponenti, regalerà scenari inimmaginabili ed emozioni inaspettate!
La strada dello smeraldo in Slovenia è una suggestiva rotta commerciale medievale e pedalerete attraverso l’ambiente naturale dell’Altopiano Carsico.